CREARE UNA COOPERATIVA

CREARE UNA COOPERATIVA, COME FUNZIONA?

 

La cooperativa è una società a scopo mutualistico, il suo fine non è infatti speculativo (di lucro) ma è quello di perseguire l’interesse dei soci (la mutualità).

 

Si definisce mutualistico lo scopo che “consiste nel fornire beni o servizi, od occasioni di lavoro direttamente ai membri dell’organizzazione a condizioni più favorevoli di quelle che otterrebbero sul mercato”.

 

L’interesse a creare la cooperativa può avere infatti diversa natura:

  • Interesse ad acquistare beni (prodotti, unità immobiliari);
  • Interesse ad acquistare servizi;
  • Interesse a conferire materie prime o semilavorati per la trasformazione e/o commercializzazione;
  • Interesse a crearsi una occasione di lavoro.

 

La società cooperativa quindi, in virtù dello scopo mutualistico, potrà essere:

  • Una cooperativa di utenza/fruizione (di beni e/o servizi);
  • Una cooperativa di conferimento;
  • Una cooperativa di lavoro.

 

Nella società cooperativa rileva l’interesse della base sociale allo scopo mutualistico: per questo motivo, a prescindere dal capitale sociale detenuto da ciascuno, in Assemblea vale la regola di 1 testa = 1 voto.

 

Tutte le cooperative sono ugualmente caratterizzate dalla funzione sociale riconosciuta e tutelata dalla Costituzione con l’art. 45.

I 6 Passi per creare un'Impresa Cooperativa

Cosa serve per creare una cooperativa?
  1. un minimo di 3 o 9 soci: 3 persone se tutti i soci sono persone fisiche (o società semplici nel caso di attività agricola); 9 persone se tra i soci ci sono anche o solo persone giuridiche;
  2. redigere l’atto costitutivo e lo statuto della cooperativa;
  3. aprire la partiva Iva e richiedere il codice fiscale della cooperativa;
  4. iscrivere la società cooperativa al Registro delle Imprese e all’Albo Nazionale delle Cooperative;
  5. acquistare e vidimare i libri sociali e contabili e i registri fiscali;
  6. comunicare l’inizio attività alla Camera di Commercio di competenza e all’Agenzia delle Entrate.

Quanto costa creare una Cooperativa?

Per creare una cooperativa il primo costo per i soci – come per ogni altra impresa – è il capitale sociale.

Per creare una società cooperativa inoltre, non è prevista una quota definita per la costituzione dell’impresa: sono enti a capitale sociale variabile (il capitale sociale muta conseguentemente all’entrata o all’uscita dei soci, senza che ciò renda necessario modificare l’atto costitutivo).

 

Esiste però un valore minimo per creare una cooperativa: ogni socio deve versare almeno una quota del valore di €25 (sono i soci a decidere, al momento della costituzione precisandolo nello statuto, il valore della singola quota); possono essere sottoscritte più quote di capitale (appunto del valore minimo di €25) sino al raggiungimento massimo di €100.000 per socio.

 

Per creare una cooperativa oltretutto, è necessario l’atto pubblico redatto da notaio, non è possibile quindi fare una cooperativa senza notaio.

 

Per la creazione di una cooperativa il notaio infatti dovrà redigere l’atto costitutivo, lo statuto, effettuare le necessarie comunicazioni e notifiche al Registro delle Imprese e all’Albo Nazionale delle società cooperative.

 

Ovviamente non è possibile ipotizzare, ad esempio, la nascita di una cooperativa di 10 soci con un capitale di 250 euro. Il notaio non ammetterebbe la costituzione di una cooperativa con una dotazione di capitale così bassa, tale da non coprire neanche le spese di costituzione.

 

È possibile stimare in 1.500-2.500 euro la spesa per aprire una cooperativa e per gli adempimenti iniziali.

 

La cooperativa, una volta costituitasi, può chiedere di associarsi a Confcooperative.

 

In Puglia l’associazione è presente nella Provincia di Foggia per fornire assistenza e consulenza, portare sui tavoli politico-sindacali richieste e problematiche da risolvere, tutelare le proprie aderenti e occuparsi dell'attività obbligatoria di vigilanza.

Quali Controlli?

Sistema di Vigilanza annuale o biennale cooperative

Le cooperative sono sottoposte ad un particolare sistema di vigilanza, esercitato dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso l’attività dei revisori.

 

La vigilanza delle cooperative consiste in un’attività ispettiva periodica, a cadenza annuale o biennale, a seconda delle caratteristiche e delle dimensioni degli enti cooperativi, necessaria a verificare la persecuzione dello scopo mutualistico.

Solo appurando la finalità mutualistica, le cooperative possono definirsi tali e di conseguenza beneficiare di alcune agevolazioni fiscali.

 

Vigilanza per le cooperative aderenti a Confcooperative

Per le cooperative aderenti a un’associazione di rappresentanza, quale Confcooperative, l’attività di vigilanza viene svolta direttamente ed unicamente dall’associazione cui la cooperativa aderisce attraverso i propri revisori.

SRL o SPA?

Per creare una cooperativa, si applicano le disposizioni sulla società per azioni (SPA). Fanno eccezione:

  • le cooperative con meno di 9 soci persone fisiche, che devono obbligatoriamente far riferimento alla disciplina SRL;
  • le cooperative con un numero di soci compreso fra 9 e 19 e un attivo patrimoniale inferiore a 1 milioni di €, che hanno la facoltà di far riferimento alla disciplina SRL.

Cos'è una Cooperativa a Mutualità Prevalente?

Cooperative a mutualità prevalente e non prevalente

Le cooperative possono essere a mutualità prevalente o a mutualità non prevalente; alle cooperative a mutualità prevalente è riconosciuto un regime fiscale agevolato.

 

Cos'è una cooperativa a mutualità prevalente?

Quando si crea una cooperativa a seconda della tipologia di scambio mutualistico, si definisce a mutualità prevalente quella cooperativa che:

  • svolge le attività prevalentemente (>50%) in favore dei soci (nel caso dei consumatori o utenti di beni o servizi);

OPPURE

  • si avvale prevalentemente (>50%) delle prestazioni lavorative dei soci;

OPPURE

  • si avvale prevalentemente (>50%) di beni o servizi da parte dei soci.

 

Le cooperative sociali sono di diritto a mutualità prevalente.

Come vengono ripartiti gli Utili?

La cooperativa è una società senza scopo di lucro.

 

Gli utili d’esercizio per chi apre una cooperativa sono quindi sottoposti a precise destinazioni:

  • il 30% degli utili deve essere obbligatoriamente destinato al fondo di riserva legale;
  • una quota pari al 3% deve essere poi destinata ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
 
Riserva indivisibile cooperativa

La restante parte può essere destinata a riserva indivisibile (o, solo in caso di cooperative a mutualità non prevalente, a riserva divisibile), a ristorno, e/o a dividendo nella misura consentita dalla legge.

 

La riserva indivisibile non può mai essere distribuita, neppure in caso di scioglimento della società, ma viene confluita nei fondi mutualistici.

 

Ristorno e dividendo cooperativa

Seppur entrambi scaturiscono da un risultato d’esercizio positivo (in utile), il dividendo è la remunerazione del capitale sociale, mentre il ristorno – istituto speciale delle società cooperative – è la ridistribuzione del profitto della cooperativa ai soci erogato in funzione della quantità e della qualità dello scambio mutualistico.

 

Più il socio “ha scambiato” con la cooperativa, più questo scambio valorizza il ristorno erogabile.

 

Esempi di ristorno cooperativa:
  1. vendita di beni ai soci (cooperativa di consumo) = rimborso ai soci dell'eccedenza di prezzo del bene acquistato rispetto al costo di acquisizione;
  2. prestazioni lavorative da parte dei soci (cooperativa di lavoro) = incremento dei compensi derivanti dai ricavi della vendita del servizio;
  3. acquisizione dei prodotti dei soci (cooperativa di produzione) = maggior remunerazione per il conferimento dei prodotti derivante dalla vendita a terzi del prodotto finito.

Quali Vantaggi?

Creare una cooperativa comporta diversi vantaggi fiscali in relazione al fatto che parte degli utili della cooperativa non vengono distribuiti tra i soci, ma vengono nuovamente investiti nell’impresa, al fine di garantirne la continuità nel tempo, favorire le nuove generazioni, creare nuove opportunità di crescita e di occupazione.

Lo Stato decide quindi di “premiare” il ruolo sociale dell’impresa cooperativa.

 

AGEVOLAZIONI FISCALI COOPERATIVA

 
Agevolazioni IRES (Imposta sui Redditi delle Società):
  • esenzione utili destinati a riserva indivisibile;
  • esenzione utili destinati a riserva legale obbligatoria;
  • esenzione 3% versato ai fondi mutualistici;
  • esenzione utili destinato ad aumento gratuito del capitale
  • deducibilità dei ristorni;
  • esenzione sui ristorni destinati ad aumento del capitale;
  • esenzione del reddito relativo all'IRES stanziata in bilancio proporzionale alla quota di utile non tassata;
  • limitata deducibilità degli interessi;
  • per le COOPERATIVE AGRICOLE DI CONFERIMENTO esenzione IRES delle riprese fiscali;
  • per le COOPERATIVE DI PRODUZIONE LAVORO deducibilità IRAP da IRES.

 

Il regime fiscale per chi crea una cooperativa prevede che la parte degli utili che le cooperative destinano a riserve patrimoniali indivisibili tra i soci non concorrano a formare il reddito imponibile della società a condizione che sia esclusa la possibilità di distribuire tali riserve patrimoniali tra i soci (sia durante la vita dell’impresa che al suo scioglimento).

 

I vantaggi fiscali per chi crea una cooperativa si applicano in misura maggiore quando la cooperativa è a mutualità prevalente, cioè opera principalmente con i propri soci.

 

Da ricordare inoltre che la quota del 3% da destinare al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione è fiscalmente deducibile.

 
Agevolazioni IVA

Regimi speciali in agricoltura e per prestazioni sociali a soggetti svantaggiati.

 
Agevolazioni IRAP

Per le cooperative edilizie, quelle agricole e della pesca, le cooperative sociali.